Sicilia occidentale in Bici
Sicilia occidentale in Bici
Maggio è un buon mese per andare alla scoperta della
Sicilia occidentale, lontano dalla
folla e dal caldo torrido, per scoprire le bellezze di questa parte dell’isola.
Scorci incredibili, mare turchese e una cucina ricca di sapori che mai lasciano
delusi. Partendo da Terrasini, in direzione ovest si arriva al paese di Castellamare
del Golfo, che sorge alle pendici del complesso montuoso del Monte Inici e dà
il nome all’omonimo golfo prospiciente il castello. Ed ancora il caratteristico
paesino di Scopello, Custonaci centro marmifero da cui si estrae il celebre
marmo denominato “perlato di Sicilia” e Scurati borgo molto originale. Seguendo
la strada provinciale mi dirigo verso San Vito lo Capo, rinomata località
balneare della Sicilia.
Dopo un rinfrescante bagno inforco nuovamente la bici e ripercorro a ritroso la provinciale in direzione Trapani. La città ha sviluppato nel tempo una fiorente attività economica legata all’estrazione e al commercio del sale, giovandosi della sua posizione naturale, proiettata sul Mediterraneo, e del suo porto, antico sbocco commerciale. Visitare la città di Trapani è come immergersi in diverse epoche storiche. Il cuore pulsante della città continua ad essere rappresentato dal porto, che si trova nel centro storico. L’estrema punta della città è caratterizzata da Torre di Ligny. Sopra Trapani si trova Erice, uno stupendo villaggio medievale arroccato su un picco a 750 metri di altezza con i suoi vicoli ed i suoi cortili, da visitare con calma gustando delle ottime paste di mandorla.
Partendo da Trapani in direzione Marsala, si incontrano le suggestive
saline con i mulini a vento che servivano per pompare acqua da un bacino
all’altro. Qui il tempo sembra essersi fermato, infatti le tecniche utilizzate
per la raccolta del sale sono quelle tradizionali in uso da secoli. Le saline
sono, inoltre, un importantissimo luogo di sosta per migliaia di uccelli
durante la migrazione sia autunnale che primaverile, pertanto la zona risulta
essere di particolare interesse ornitologico. Continuando a pedalare si incontra
la riserva naturale delle “Isole dello Stagnone”, nel comune di Marsala.
La riserva
comprende una laguna caratterizzata da acque basse e con una temperatura sopra la
media, in presenza della bassa marea si intravede, in parte, la vecchia strada
lastricata usata dai carrettieri per raggiungere Mozia, antica città fenicia,
che è la più famosa tra le isole dello Stagnone. Dopo alcuni chilometri si
giunge a Marsala città punica di Lilibeo, la città è famosa per lo sbarco di
Garibaldi e dei Mille e per la produzione dell’omonimo “vino di Marsala”
prodotto con uve eccelse e lasciato invecchiare in botti di legno. Ancora
qualche colpo di pedale ed ecco Mazara del Vallo città affacciata sul mar
Mediterraneo, alla foce del fiume Mazarò, e distante solo 200 km dalle coste
tunisine del nord Africa. Il vecchio centro storico, con i suoi vicoli,
presenta i tratti tipici dei quartieri a impianto urbanistico islamico tipico
delle Medine chiamato Casbah.
Si prosegue in direzione sud verso la costa meridionale e si
arriva alla antica città greca di Selinunte che con i suoi templi domina il
mare e la costa. L’ultima tappa è un coast to coast. Partendo da Selinunte sul
canale di Sicilia ed attraversando la valle del Belice mi dirigo verso
Terrasini sul Mar Tirreno. Tutti parlano della costa siciliana ma vi assicuro
che attraversare l’interno dell’isola dona emozioni di grande livello.
Partanna, Santa Ninfa, Poggioreale vecchia. La catastrofe del terremoto del
Belice viene raccontata in eterno dalle vie deserte del paese e dai suoi
edifici sventrati. Descritta in più occasioni come la più suggestiva tra le
città fantasma siciliane, Poggioreale antica è un monumento alla memoria che
affascina e perturba l’anima del visitatore.
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